Continuiamo, nei nostri sogni, a volerci trasferire in centro storico. Pisogne magari, ma anche Lovere. Poi accadono incontri, in cui involontariamente inciampi, in questo vivere tra i campi, che ti mozzano il fiato. E resti lì, a mo' di stoccafisso e ti domandi se esiste luogo più bello al mondo. Te lo domandi seriamente.
Non rispondo mai a queste domande.
Vorrei negozi vicini, un paese più grande, con le scuole medie e una biblioteca sempre aperta, vorrei, vorrei, vorrei...
Ma dove mi ricapita di imbattermi in cotanto spettacolo della natura?
Questa mattina, per esempio. Holly in giardino che sbraita come in un mercato del pesce. Corro fuori. Torno in casa di corsa e arraffo dal frigorifero una carota.
Non è possibile... Che continua sorpresa, vivere qui.
Lancio la carota dal muretto che ci divide. Lei apprezza. E scuote la criniera. Torno in casa e mi prendo in braccio le bimbe, una dopo l'altra, assonnate e recalcitranti, lanciamo carote, alle sette del mattino. Mangiucchia e sorride, la cavallina bionda, così incinta che pare un'anguria con le zampette... Non è questa, dopotutto, ciò che si definisce "pura meraviglia"?
Questa fotografia risale al 2010, piccola invasione barbarica del nostro campo- giardino.
Una pecora è riuscita ad infilarsi da un pertugio nella rete di confine. Dietro quella, una seconda, una terza, un paio di montoni, un agnellino, un altro: un intero gregge.
Ci hanno divorato erbe, fiori, aiuole, persino le cortecce, in certi alberi. Ma in tutta una vita, quando ci ricapita?
Estate 2012, vicini di casa inconsueti. Una dozzina di asini appena oltre la recinzione, attendono sale e ortaggi; lanciamo le bimbe a scorrazzare nel campo del vicino ed io riesco pure a farmi mordere un avambraccio. Cosa c'è di meglio, ditemi, cosa c'è? Temo che per un altro po' non ci trasferiremo...
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