Cinque minuti... Per un tè, bianco, magari. E un biscotto: avena e uvetta. Pensieri, Progetti, Scritti, Lavoretti. Ma solo cinque minuti, che la vita urla, non facciamola attendere.
venerdì 21 febbraio 2014
Questione di punti di vista. O di viste, dello stesso punto...
Raccolgo foto dal balcone che, in casa mia, collega il soggiorno con la cameretta delle rane.
Significa molto per me: è il nostro occhio sul mondo, chiuse nella tana.
Questo mondo immoto, che ne hanno voglia di raccontarmi che la terra gira su se stessa e gira pure attorno al sole... Da qui sono spesso le nuvole in girali e raffiche di vento e pioggia.
Domino un tocchetto di Montisola e lago e cielo, da qui...
Ma non arrivano voci.
Rimane solo il rumore: il vorticare dei nembi, gli schiaffi di certi venti, i colpi della pioggia e delle sue gocce tonde come monete. Di certi notturni che gufano, strisciare di volpi o faine. Di rami lontani che si cercano.
Rimane il vociare delle rane, il passo strascicato di una vicina nell'orto e l'ululare di una sirena lontana.
Rimane il colore. Come di quadro dietro il vetro. Pennellate solide, collose. A volte vibranti, sì cariche da parire irreali.
Rimango spettatrice, io, d'un quotidiano divenire che è fissità ad ogni scatto. Una teoria, di fissità, come le vergini in Sant'Apollinare Nuovo.
Ma da dietro un vetro, per la durata di un click.
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Splendide!
RispondiEliminaUn panorama che mi mancherà, quando lascerò Solto Collina!!!
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