Questa attività l'abbiamo rubata a FB, dalla pagina della Maestra Agnese... Il link purtroppo l'ho perso...
Appena l'ho vista ho pensato alla mia Giuli, che con tutte le stranezze e schifezze che si collezionano in casa nostra, lei (tra le altre cose) ha scelto il così chiamato: "TEMPERATO". Giulia ogni volta che fa la punta ad un pastello, mette lo scarto da parte e lo ripone nella sua bottiglia in plastica trasparente.
Tutte le persone che hanno visto questa "cosa" inconsueta, appesa vicino alle fialette di punte di pastelli colorati e ai mozziconi di matite colorate, chiedono:
"Ma questa roba, a cosa vi serve?"
A nulla. I francobolli infilati nelle bustine servono a qualcosa? E le figurine di calcio? Noi teniamo le punte spezzate dei pastelli, allora?
In verità, lo so: siamo senza speranza!
Comunque, quando l'ho visto, quel lavoretto della Maestra Agnese, ho chiamato le bimbe perché ho capito: "Ecco a cosa serve!!!"
E via: risolto un sabato pomeriggio di nebbia e pioggia, che a Solto Collina, spesso è così...
Innanzitutto abbiamo scaricato dal web un disegno di una barbie in costume da bagno, poi le bambine hanno disegnato con la matita la sagoma del loro "abito ideale". Hanno subito iniziato a coprire la sagoma con un velo di colla vinilica e lo scarto "temperato" di cui sopra. Una striscia dopo l'altra, l'abito da sera è stato realizzato.
Uno al ginocchio, smanicato a collo alto: Giulia
L'altro scollatissimo e lungo fino alle caviglie: Camilla