
Ci concediamo, dopo colazione, una bella visita alla parte storica del paese: un nucleo di casupole aggrappate ad un roccione, si snocciolano attorno alla chiesa romanica ed ai resti del castello (XIV). Ci approdiamo da una scalinata che prepara alla vista, sempre più definita dell'incredibile accostamento che caratterizza questi luoghi: gli edifici del petrolio e la natura incontaminata.











Passiamo da Port Sain Louis du Rhone, ma evitiamo il porto così come la città, ci dirigiamo verso la spiaggia: Plage Napoleon: 10 km di spiaggia (a completa disposizione dei camperisti, gratuita, in questi giorni).






A volte ci inoltriamo verso le paludi, incontriamo fango seccato al sole e omaggiamo Burri (che voglia di tornare agli essicatoi... Prima o poi...).



Torniamo al camper, il vento non si placa e la Camargue ci aspetta. Rientriamo concedendoci una breve deviazione verso gli agglomerati di casupole più o meno abusive che sorgono su queste spiagge isolate...
A volte c'è del bello da vedere, altre da sorridere: troviamo un peluche di una tigre bianca, acquattato fra le erbe alte. E Giulia precisa: "Mamma i cigni sono veri, ma la tigre no!"
Sereni, ricarichiamo acqua in un parcheggio del paese. Brevi partite a bocce (vince sempre Camilla...), di rito in questa zona e via, il traghetto sul Grand Rhone ci aspetta!!!

Assaggio una striscia di cristalli bianchi fra spaccature del fango. Sa di sale. Amaro e facile.
E la notte ci aspetta. Approdiamo alla spiaggia nel buio, lo vedremo domani il resto, per oggi, gli occhi sono colmi. E anche il cuore.


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