domenica 8 ottobre 2023

La disfida mancata di Luca Tempini.

 


La disfida mancata, Luca Tempini, Marco Serra Tarantola Editore, 2023

“La disfida mancata” è, in breve, il biglietto per un viaggio nel tempo.

Francesco Acciaiuoli, il protagonista, è il nostro viator, un giovane Virgilio, che ci immerge nel Rinascimento, ora amico pronto a svelare passioni e tristezze, ora maestro d’arte e politica.

Francesco è un aristocratico fiorentino che ottiene un ruolo di spicco nella corte delle meraviglie, quella di Lorenzo il Magnifico; grazie alla sua occupazione e alle competenze, ci porterà con lui nei luoghi dove il ‘500 è divenuto epoca d’oro, oltre a Firenze, la Roma dei Papi, dei fasti e degli intrighi, la Milano del Moro e del potere... Seguendo le orme di Acciaiuoli, passeggiamo tra i quartieri e le misere case della Firenze e Roma cinquecentesche, nei palazzi e nelle ville e castelli e regge…

Luca Tempini ci regala il ritratto di un uomo (e di un’epoca al contempo bigotta e libertina) con quella maestria che è frutto di accurate ricerche e approfondita documentazione, descrivendo i fatti ma anche l’arte e la politica con una modalità storicamente ineccepibile, concedendosi anche narrazioni di beghe, amori, miserie e pettegolezzi, con una scrittura scorrevole ma vezzosa ed elegante.

 

A mio avviso, è il mondo dell'arte il reale protagonista, questo ci permette di percepire tutta la passione dell’autore per la bellezza e la voglia di raccontarla; ecco infatti che Tempini ci presenta, quali amici di vecchia data, Leonardo, Michelangelo, Botticelli, ma anche Savonarola, Pico della Mirandola, Machiavelli, Isabella d’Este, i Borgia… In un turbinio di emozioni e meraviglia, ci troviamo ad ascoltare i sermoni gli oratori, ad osservare gli artisti all’opera: scalpelli e borbottii, prediche e lezioni, pennellate leggere, sudori di corpi che battono, invettive, pulpiti, fronti corrugate, sospiri, esaltazione ed afflizione.

E noi lettori, siamo proprio lì, accanto: assaggiamo ciò che mangiano, percepiamo il fruscio dei tendaggi, tocchiamo la leggerezza o morbidezza degli abiti, ammiriamo gioielli e acconciature, annusiamo gli odori delle sale, sfogliamo testi. Soprattutto, ammiriamo sculture e dipinti. Viaggiamo attraverso la bellezza.

E sì, Tempini parlerà anche della sfida tra Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti, ma il romanzo, ricco di colpi di scena, intrighi, misteri e inchieste, storie d’amore e grovigli politici, non è solo la cronaca di una sfida, è piuttosto la celebrazione dell’epoca ricca di mirabilia.

 

E una volta chiuso il libro ci rimane la voglia di un viaggio a Firenze alla ricerca di ogni riferimento a monumenti, strade e opere d'arte.

O di un secondo libro di Tempini.

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