giovedì 20 marzo 2014

La ghirlanda della primavera

Ne ho già parlato in precedenza, di quanto io ritenga importanti le esperienze sensoriali nelle attività con i bambini. Come già vi ho raccontato, mi ha colpita molto lo studio di un'università americana che sottolinea l'impoverimento della nuove generazioni, in questo ambito, a causa della perdita del contatto diretto a favore della realtà virtuale.
Da qui mi è nata la voglia di proporre,  laboratori esperienziali, non soltanto riciclosi e artistico-creativi!!!

Ho raccontato di questo studio ai miei piccoli artigiani e hanno capito!!! Dunque si sono divertiti a chiudere gli occhi e... toccare muschi o foglie coriacee di alloro, annusare timo, rosmarino, a strofinare foglie di salvia e i germogli di una cipolla!!!



Ho rovesciato sul tavolo (in mezzo ai bambini disposti sul perimetro) un sporta colma di foglie di varia tipologia, colore, consistenza e aroma.

Ho sollecitato i bambini a:
  • GUARDARE
  • TOCCARE (sfregare, spezzare, appallottolare)
  • ANNUSARE
Hanno dato vita ad un susseguirsi di associazioni mentali: l'odore dell'alloro per  castagne bollite o sugo al pomodoro della nonna, il rosmarino rimanda all'arrosto della nonna (sante nonne!!!) e alle patate al forno, la salvia delle cotolette, la menta della gomma americana, la lavanda del sapone ...

Hanno strappato le carnose  foglie di actinidia e spezzato quelle tenaci dell'alloro.

Bello, davvero bello.

Per preparare la ghirlanda siamo partiti da un pezzo di cartone su cui, utilizzando un piatto ed una ciotolina, ho disegnato due cerchi concentrici, li ho ritagliati, in modo da creare una corona circolare.

Dietro abbiamo incollato, con un pezzettino di nastro adesivo, un cordino, per appendere la ghirlanda. Poi, pronti via! Uno strato di colla vinilica, poi uno di foglie, posizionate secondo il gusto e la fantasia, fino alla completa copertura dell'anello di cartone.
Al termine di questa fase, è consigliabile passare un velo di colla sopra tutte le foglie, in modo da renderle resistenti e lucide.

 Visto che questo laboratorio voleva creare un'atmosfera primaverile, abbiamo lavorato con ritagli di carta colorata (riciclata dagli scarti di un asilo) a creare fiori dalle forme diverse. Mi sono fatta aiutare da uno strumento professionale: un fustellatore della Opitec, per avere fiorellini compositi: corolle di forma e dimensioni diverse da sovrapporre ed incollare tra loro con un velo di colla stick ed ecco dei   boccioli corposi e panciuti.

Un tocco di colla vinilica sul retro dei fiori e li abbiamo depositati delicatamente sulla nostra distesa di foglie.
Una caduta di glitter rosa per i fiori e verde per le foglioline ed il gioco è fatto.


Ve l'ho detto: un laboratorio arricchente ma molto semplice e i miei LAB-artigiani hanno dato il meglio!!!











Se volete ricordare la versione autunnale di questo LABoretto, la trovate qui.

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