martedì 12 novembre 2013

Marcin Ryczek: un colpo di fulmine

Perché i colpi di fulmine non sono comete...
Che ti imbatti in quell'autore-proprio quello e vorresti conoscere ogni santa volta in cui ha appoggiato il pennino su carta (o il dito sul tasto) fosse anche per la lista della spesa...
O in in quello sguardo e sei consapevole che mai ne incontrerai uno simile.
Sono rarissimi, per quanto mi riguarda, e non coltivabili, purtroppo. Purtroppo, perché è meraviglioso girare l'angolo ed imbattersi in quella voce, in quel suono, in quel colore, in quel profumo. Che magari è odore di pane buono. Colore di un lenzuolo giallo.
Voce di un pescatore arrabbiato.
E' quel clack allo stomaco che fa la differenza.
Tra tutto e il colpo di fulmine.

Ne ho avuto uno, stamane, per una fotografia di Marcin  Ryczek.  "A man feeding swans in the snow",  per il mio stomaco, è da "clack"...
Senza dubbio anche altri scatti,  di questo giovane polacco, meritano di essere amati, ma credo che per quest'anno, ricco di immagini terribili (soprattutto legate all'immigrazione, dove vince lo strazio del cuore), io sceglierò di portarmi dentro uno straordinario quotidiano. 

Non per chiudere gli occhi.

Ma per aprirli, in modo diverso.






. Perché sono rarissimi, allo stomaco, i clack...

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