domenica 27 ottobre 2013

Venezia, per dire...

La ricordavo poco e male, questa città che visitai da bambina. Nel mio ricordo era una piazza enorme, una chiesa d'oro ed un nugulo di piccioni che becchettavano mais dal palmo delle manine e impigliavano zampette nei capelli, sotto lo sguardo contrariato di mia madre...
Vi ritornai al liceo, al Peggy Guggenheim Museum, allora divenne un cuore di abitazioni-galleria, un quartiere d'artisti sospeso tra meraviglia e puzzo. Ritornai a ingozzarmi gli occhi del Canova, sempre in quegli anni. Di corsa, che il treno non aspetta.
Ho trascorso due giorni a Venezia, come regalo per i miei festeggiatissimi 41 anni e sono rientrata con occhi colmi come bisacce. Non ho nulla da raccontare, perché, la Venezia che ho visto io, non va descritta, va camminata.
Con scarpe buone e sguardo di meraviglia.

Artista macedone: tele di topi e reti di bozzoli di bachi da seta



I piedi -miei- a San Marco, da documentare assolutamente














5 commenti:

  1. Venezia è bella, ma le tue foto sono uno spettacolo!

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  2. le foto sono troppo colorate per i miei gusti, ma condivido: Venezia non va raccontata e non va descritta: va camminata. e io l'ho camminata proprio queso fine settimana :)

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  3. Io non trovo le parole per descriverla, mi ha folgorata, ecco, questo sì...

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