giovedì 31 ottobre 2013

LABORETTO N°1: LA CORNICE MOSTRUOSA, OVVIAMENTE, RICICLOSA!!!

Halloween è arrivato ed ha preso il via la mia esperienza di laboratori (LABORETTI) con bambini delle scuole elementari, nella sede di Progetti & Immagine (con Simona, Fabio e Monica... grazie per l'opportunità!!!)
Quale migliore congiunzione astrale? Il nostro ciclo di giocosi incontri è esordito con la cornice mostruosa, ovviamente riciclosa!!! Una sola cosa è stata acquistata per questo attacco artistico: la colla! Tutto il resto è meraviglioso riuso!!! Ma andiamo in ordine!
OCCORRENTE:
11 bambini (che io chiamerò Lab-artigiani) sorridenti schiamazzanti dotati di ugola d'oro e manine frenetiche
noooo, ecco, per la verità i bambini non sono proprio tutti necessari, ma in tanti viene meglioooo!!!!

OCCORRENTE:
  • Cartone da riciclo, tipo quello dell'Ikea che conteneva le ante del mio armadio Pax...
  • Stoffa nera (io ho affettato una vecchia blusa di mio nipote Peter, una tuta da ginnastica di Luca (di Simona e Fabio, vedi sopra). 
  • Stoffa arancione (ho fatto a strisce una  maglietta elasticizzata estratta dallo scatolone con etichetta "quando sarò magra").
  • Fili di lana da vecchi gomitoli in colori a tema: nero e arancione.
  • Gomitolo di lana (meglio se moooolto pelosa) bianco.
  • Un calzino nero spaiato, di Sergio. Ma voi usatene uno di vostro marito, che i nostri stanno finendo!!!
  • Due cerchietti di carta dalla bucatrice per fogli (occhietti ragno).
  • Foglio di carta A4 da buttare.
  • Colla vinilica.
  • Eventuale colla a caldo.
SVOLGIMENTO:
Disegnare sul cartone due cornici delle misure: 26,2 x 20,5 con un foro interno da 19,2 x 13,5. Ritagliarle, sovrapporle, in modo da rinforzare il cartone (se il vostro cartone è già bello resistente, forse i due strati non saranno necessari, ma vi assicuro che eviteranno eventuali pieghe della cornice ultimata).






Ritagliare lungheee strisce di stoffa nera larghe circa due cm da un capo di abbigliamento che non utilizzate più, (viene bene anche la lana infeltrita, ma nera non l'avevo...) farne dei gomitolini. Se non sapete come fare a ritagliare una maglietta per farne gomitoli guardate qui. Infilare un'estremità della striscia tra le due cornici ed incollarle con la colla vinilica tra loro, iniziare ad avvolgere la fettuccia nera attorno al cartone.

















Girare, girare.
Quando un gomitolino finisce, fissare con colla vinilica e partire con uno nuovo, anche di tessuto diverso, sempre nero.
Girare girare, finché riuscite a ricoprire l'intera cornice.
A questo punto bloccate con la colla l'ultima estremità ed affettate la maglietta arancione. Tendendo il tessuto elastico di certi capi, ne viene un filo grosso e di sezione tonta, come un cordino; io questo l'ho avvolto attorno alla cornice solo in certi punti, come elemento decorativo. Usare anche fili di lana o cotone o altro, arancione e nero.
Fissare tutto sul retro con colla vinilica. Ora incolliamo i fili bianchi a creare una ragnatela. Io alcuni di questi li ho applicati con colla a caldo, per riuscire a mantenere tutto in posizione nonostante la frenesia dei bambini, ma sarò sincera: alcuni Lab-artigiani sono riusciti a farlo da soli e con  la vinilica: bimbi pazienti!!!
Adesso è il momento del ragno schifoso.
Ho tagliato quattro fili di lana, li ho uniti tipo fascio e li ho fermati con un nodino al centro: zampette molto semplici, da fissare sull'estremità della ragnatela.
Ecco che ora, arriva il calzino di Sergio!!!
Ritagliare la punta del calzino nero per circa 7-8 cm, infilare all'interno il foglio A4 ben appallottolato stretto. Chiudere con un filo di lana nero attorno alla pallina e ritagliare la parte di calzino che sporge dalla strozzatura. Applicare i due occhietti di carta, anche una boccuccia, se preferite... e incollare il ragno schifoso sopra le sue zampette. Anche in questo caso ho usato la colla a caldo o la vinilica: dipende dalla fretta!
Comunque, lavoretto finito!!!
C'è voluta circa un'ora e mezza... Ma avevo le stoffe già tutte pronte in gomitoli e i fili di lana tagliati a misura e ben divisi...

Ci sono voluti anche... 11 Lab-artigiani meravigliosi!!!

GRAZIE A TUTTI, BAMBINI!!!!!!
N.B. Prometto di aggiungere altre foto a brevissimo, per farne un vero tutorial, ma desideravo mostrarvi almeno i risultati, prima del secondo laboratorio, oggi pomeriggio: LA ZUCCA LETTA E RILETTA... a presto!





mercoledì 30 ottobre 2013

"Farò il fantasma!"

Giulia è così. Non ci gironzola troppo attorno ai concetti, se ha un'idea in testa, quella rimane.
"Ad Halloween, io, quest'anno, farò il fantasma."
"E quand'è che si sarebbe deciso di travestirci anche ad Halloween?"
"Adesso!"
E poi sorride, con quella sua faccia d'angelo che mette nel sacco anche me, che la conosco bene, quella furbetta...
Qui si vive nel paesello in collina... Queste feste celtiche le sentiamo poco, o almeno così credevo.
Nulla da fare, quest'anno, Giulia, farà il fantasma...
"Pronto mamma? Non è che hai un lenzuolo bianco, vecchio, da buttare... No, è per Giulia, vuole fare il fantasma... No, mamma, non lo voglio nuovo, vorrei una cosa che non utilizzi più. Vuoi aprire il baule della nonna? Arrivo subitooooo!"
Ecco, cosa serve: una nonna Lucia che non butta mai nulla, un vecchio baule con lenzuola vecchie e ammuffite ma poco (lavatrice per il lenzuolo), forbicine e pennarello indelebile...
E una Giulia felice.
Lenzuolo piegato in quattro. Traccio un quarto di cerchio con un metodo rudimentale, ma che funziona sempre: biro (rossa) nel centro del cerchio che corrisponde al vertice di stoffa piegata, fisso alla penna un cordino lungo come il raggio e lego una seconda biro (blu) all'estremità del cordino. Ruoto la penna blu mantenendo la rossa fissa sul vertice a traccio sul tessuto un quarto di cerchio come in fotografia.

Disegno occhi e bocca, ritaglio un foro nelle pupille, affinché non sbatta contro i pali...
Le piace. Lo prova subito. Lo toglie e sorride con  un'idea tra le tempie:
"Mamma adesso chiudi gli occhi! Guarda cosa mi ha prestato la nonna???!
Si infila di nuovo sotto il lenzuolo, accende una pila poi prende a  volteggiare in soggiorno, ululando spaventosissima... "Buhhhhh, buhhhh, buhhhh!"
Buhhhhhhhh!!!!!

domenica 27 ottobre 2013

Venezia, per dire...

La ricordavo poco e male, questa città che visitai da bambina. Nel mio ricordo era una piazza enorme, una chiesa d'oro ed un nugulo di piccioni che becchettavano mais dal palmo delle manine e impigliavano zampette nei capelli, sotto lo sguardo contrariato di mia madre...
Vi ritornai al liceo, al Peggy Guggenheim Museum, allora divenne un cuore di abitazioni-galleria, un quartiere d'artisti sospeso tra meraviglia e puzzo. Ritornai a ingozzarmi gli occhi del Canova, sempre in quegli anni. Di corsa, che il treno non aspetta.
Ho trascorso due giorni a Venezia, come regalo per i miei festeggiatissimi 41 anni e sono rientrata con occhi colmi come bisacce. Non ho nulla da raccontare, perché, la Venezia che ho visto io, non va descritta, va camminata.
Con scarpe buone e sguardo di meraviglia.

Artista macedone: tele di topi e reti di bozzoli di bachi da seta



I piedi -miei- a San Marco, da documentare assolutamente














Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...