venerdì 5 luglio 2013

Vacanza in Camargue - Giorno 3 - Si entra nel vivo

10 Giugno 2013- Dormiamo a Fos sur mer, nel parcheggio di un edificio scolastico, silenzioso e defilato: perfetto!
Ci concediamo, dopo colazione, una bella visita alla parte storica del paese: un nucleo di casupole aggrappate ad un roccione, si snocciolano attorno alla chiesa romanica ed ai resti del castello (XIV). Ci approdiamo da una scalinata che prepara alla vista, sempre più definita dell'incredibile accostamento che caratterizza questi luoghi: gli edifici del petrolio e la natura incontaminata.
All'orizzonte: raffinerie e petroliere si alternano a laghi e paludi suggestive. Le parti antiche del paese, punteggiate di belvedere, presentano anche anfratti poco curati, cumuli di immondizia, scarsa manutenzione in generale. Scoprire dei cuori di carta velina dimenticati sul ghiaino del sagrato ci riportano il sorriso e si riparte!



















































Passiamo da Port Sain Louis du Rhone, ma evitiamo il porto così come la città, ci dirigiamo verso la spiaggia: Plage Napoleon: 10 km di spiaggia (a completa disposizione dei camperisti, gratuita, in questi giorni). 
Ci concediamo una fermata sulla sabbia, ma il vento è un portento e testiamo il meraviglioso aquilone di Emergency (apprezzato dono di amici). Il mare rumoreggia, il vento è instancabile, nessuno all'orizzonte. Qualche coppia, a volte, passeggia. Niente bimbi, niente cani... A parte le mie... Altri camper a grande distanza. Un posto meraviglioso!


Prendiamo le biciclette e ci dedichiamo alla prima escursione, certi che non vedremo anatidi, ma Giulia deve esercitarsi ancora un poco e la strada che conduce alla spiaggia presenta una bella pista ciclabile protetta, dunque, partiamo!
A volte ci inoltriamo verso le paludi, incontriamo fango seccato al sole e omaggiamo Burri (che voglia di tornare agli essicatoi... Prima o poi...).










Torniamo al camper, il vento non si placa e la Camargue ci aspetta. Rientriamo concedendoci una breve deviazione verso gli agglomerati di casupole più o meno abusive che sorgono su queste spiagge isolate...
A volte c'è del bello da vedere, altre da sorridere: troviamo un peluche di una tigre bianca, acquattato fra le erbe alte. E Giulia precisa: "Mamma i cigni sono veri, ma la tigre no!" 
Sereni, ricarichiamo acqua in un parcheggio del paese. Brevi partite a bocce (vince sempre Camilla...), di rito in questa zona e via, il traghetto sul Grand  Rhone ci aspetta!!! 
Approdiamo in Camargue, al momento giusto per stancarci gli occhi di bellezza. Le saline di Salin de Giraud, senza un'anima  nel raggio di km ed un sole che decide di colorarci un po' il cielo, così, affinché il crepuscolo sia di languore. 
Assaggio una striscia di cristalli bianchi fra spaccature del fango. Sa di sale. Amaro e facile.
E la notte ci aspetta. Approdiamo alla spiaggia nel buio, lo vedremo domani il resto, per oggi, gli occhi sono colmi. E anche il cuore.







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