Venti minuti di descrizione minuziosa di tori e cavalli della tenuta (in francese) e del tipo di corrida, con coccarda che viene messa in scena in questi luoghi, ai giorni nostri. Alle spalle, cavallerizza e cavallo che girano in tondo o poco più...
Dopo il sermone entra il giovane toro con quattro baldi ragazzotti che lo accompagnano. Lo spettacolo diventa una burla: il toro rincorre i giovinastri che lo innervosiscono e, scappano di corsa, saltando, spesso, oltre le protezioni dell'arena. A volte li segue anche il torello che si lancia sopra gli steccati di legno perimetrali, a peso morto, tra le risa dei bambini e non... Mi dà moltissimo fastidio quello che vedo: non ne capisco il senso e soprattutto continuo domandarmi se sono più idioti i ragazzotti, o io, che me ne resto lì, seduta, a guardarli. Quindi dopo 20 minuti di spiegazioni e trenta secondi di "spettacolo" mollo la mia famiglie ed esco.
Una volta ricongiunti ci concediamo una passeggiata a piedi lungo gli itinerari della Domaine de Mejanes e, dopo pranzo, un giretto con il trenino per la gioia delle ragazze. Questo, che immaginavo essere un piccolo stop ludico, si è rivelato, invece, interessante: tutti i percorsi (anche quelli su rotaia) toccano zone della tenuta in cui sono allevati cavalli e tori e lambiscono paludi naturali ricche di fenicotteri ed anatidi in generale. Ritroviamo anche l'amica nutria.
A metà pomeriggio, siamo un poco stanchine... |
Prima di merenda si riparte: Saintes Maries de la Mer ci aspetta!
Il viaggio è notevole, in mezzo ad acquitrini pullulanti di vita! Arriviamo al paese e ci accorgiamo subito della differenza: ci siamo sempre spostati in mezzo al nulla o a paesini piccoli, defilati, qui è diverso: turismo, con annessi e connessi. Facciamo il pieno d'acqua, "docciamo" con calma le bimbe e ci prepariamo per l'uscita nel mondo reale. Ci perdiamo in fretta nelle bianche viuzze del centro, tra le case basse ed i negozietti. Ci richiama all'ordine un continuo suono che ricorda lo stadio.
Ci ritroviamo in mezzo ad una parata di associazioni della zona, che ne approfittano per darsi alla pazzia più totale per un giorno.
Pare carnevale, ma il colore dominante è l'arancione: carri, travestimenti, fumi e musica ad alto volume!
Siamo increduli, ci regalano: birra, caramelle e arance.
A cena ci mangiamo un panino sulla panchina davanti alla spiaggia, tergiversando sulle stranezze francesi.
Per la notte scegliamo un posto a pagamento (il primo dell'intera vacanza): la spiaggia della diga sul mare. Un vero spettacolo, ma è troppo buio... Domattina però....